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Mettere il contenuto del mio personale fagotto bello esposto sopra ad un tavolo e dire: "Ecco, da oggi è nostro".
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Farti aggiungere i tuoi, di oggetti personali, anche quelli più pesanti o preziosi o fragili, e giurare di proteggerli e trasportarli con cura, facendo la conta come a scuola, che se nel pulmino entrano in ventidue, a gita finita devono uscire nello stesso numero, è tassativo.
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Che se ho un pensiero non ho paura a dirlo, le speranze gli si accodano e i desideri impossibili si snocciolano tra le pieghe di un lenzuolo sempre azzurro o su un materasso infossato, perché è lì che è concesso sognare.
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Ascoltare i progetti, il futuro, e veder spuntare qualche ruga in più attorno agli occhi che ridono, poiché spesso la bocca s'inzucchera di cose dolci e non ha tempo di farlo al loro posto.
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E' anche paura. Del passato, dell'essere sempre diversa, dell'essere sempre uguale, dell'incoerenza, dei silenzi, delle parole, del tempo, dell'ingresso da una porta laterale in una stanza grande e piena di oggetti che son lì da anni. Muoversi con poca cura e causare rovinose cadute a cascata di tutta la merce esposta, che poi qualcuno il conto lo deve pagare.
Condividere: che sola è bello, ma in due è un po' più facile.
Condividere: me lo hai insegnato tu, che mi hai raccolto come un gatto
e mi hai portato con te.
<3 |
l'importante è saper resistere quando saranno i problemi a venir condivisi ;D
RispondiEliminaQuello sicuro :)
EliminaIn due, tutto è più bello :)
RispondiEliminaSi, anche quello che di solito fa schifino ;)
EliminaTorno e ti trovo in amore.
RispondiEliminaSono contenta. :)
:D
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