È per via del fatto che ormai i giorni buoni scarseggiano, diventano come un'eccezione immersa in una marea di giorni non buoni. È per via del fatto che ci sono relazioni che durano, che crescono fiere anche senza toccarsi, vedersi, sentirsi, e altre che dopo qualche tempo non sanno più trovare cose da scambiarsi. Perché ogni relazione è uno scambio, un baratto. Ti do un mio pezzo se mi dai quel tuo pezzo che io non ho ancora, perché lo desidero tanto. Ma non si prende senza sacrificare qualcosa. È così, ed è nell'ordine naturale delle cose.
[E, quindi, perché stai così, se tutto questo è normale?]
Vedi, quando uno passa la vita a limarsi gli spigoli, finisce che da quadrato diventa tondo. Quando si è tondi e non si ha qualcosa a cui aggrapparsi, ogni refolo di vento diventa leva. Motivo per scappare, dicono i più. Si scappa, si rotola, si scappa continuamente. Diventa quasi la modalità elettiva per andare avanti. Rotolare via e ricominciare.
[Credi che smetterai mai?]
Non lo so.
Il *non lo so* potrebbe essere una difesa verso la sofferenza. Meglio lasciarlo nell'oblio.
RispondiEliminaOgnuno di noi dalla vita aspetta qualcosa di diverso rispetto alle altre persone. Psicologicamente io non vedo uno scambio, un baratto, ma un abbraccio. La stabilità emotiva è difficile da raggiungere e posare sulla bilancia i giorni buoni e quelli cattivi, un po' significa farsi del male. La nostra mente ha bisogno di riposo per smettere di girare su problematiche inaccessibili. Meglio fare che pensare.
Meglio non diventare come Seresevskji , il mnemonista di Aleksandr Romanovic Lurija che in preda ad una memoria talmente affollata finisce nel creare un duplicato caleidoscopico e labirintico della realtà, impossibile da governare.
Ciao Martina.
Un abbraccio è comunque uno scambio. Di sensazioni, profumi, intensità. Quando tu mi abbracci io imparo a capire come lo fai. Come lo fai tu, proprio tu, e in risposta a quella situazione.
EliminaEcco, io di memoria non ne ho tanta. È poca e sì, affollata. Poche idee e tutte confuse, si dice alle volte.
Ciao Augusto.
L'abbraccio è una manifestazione di gratuita e per questo non può essere uno scambio. E' istintivo che non ha la pretesa di indagare sull'altro.
RispondiEliminaLa memoria riguarda qualcosa già accaduta che si ripresenta per essere risolta. A volte non è facile valutare il fatto.
Ciao Martina.
gratuità e non gratuita.
RispondiEliminaAnche la comunicazione non verbale può essere non intenzionale, eppure se ti parlo mordendomi le labbra, a seconda del contesto posso dirti di me che sto provando angoscia, o che ciò che ti dico vorrei in realtà non uscisse dalla mia bocca, o che ti desidero carnalmente. Un abbraccio dice tanto. Dà tanto della persona che lo porge. Dice tanto anche di chi lo accetta o lo rifiuta. I rapporti sono scambio. I rapporti sono scambio. I rapporti sono scambio.
EliminaSe così non fosse, mi sentirei immensamente povera e sciocca, Augusto.
Un abbraccio è un gesto istintivo e disinteressato volto ad esprimere affetto verso un'altra persona. Se pretendi che la persona che stai abbracciando deve avere sentimenti identici ai tuoi, allora sì, diventa un rapporto di scambio. Ovvero, il tuo abbraccio perde significato affettivo e diventa insensato.
RispondiEliminaCiao Martina.
Non è questione di pretendere. È questione di un passaggio che avviene naturalmente e per forza. C'è interscambio tra chi abbraccia e chi viene abbracciato. Non ci sarebbe interscambio, ad esempio, qualora una bambina abbracciasse una bambola, allora lì il passaggio sarebbe unidirezionale. Ma già se un terzo individuo, ad esempio la madre di questa bambina, la vedesse abbracciare il suo pupazzo, allora anche questo terzo individuo addirittura escluso dall'abbraccio riceverebbe qualcosa.
EliminaSe vado da una prostituta e chiedo una prestazione sessuale, lei accetta in cambio di un pagamento. Questo è il rapporto di scambio.
RispondiEliminaUna madre che abbraccia la figlia di un mese sicuramente non pretende che la bambina abbia il suo stesso desiderio.
Se io abbraccio una donna che amo sono certo che lei mi ama. Non è uno scambio, è che se abbraccio una che non sente niente per me e si lascia abbracciare mi sta imbrogliando.
Ciao Martina.
Io non sono d'accordo con ciò che dici. Non pienamente. Lo sarei se la mia accezione di "scambio" coincidesse con quella che stai attribuendomi. Ma "scambio" ha tanti significati. Anche io e te ci stiamo scambiando informazioni, emozioni, credenze, pensieri. Ad ogni modo non voglio che questo diventi un dialogo infinito. Ciao Augusto.
EliminaProvo a meditare sul tuo concetto di scambio.
RispondiEliminaIn ogni caso lo rispetto e non cambia la mia simpatia verso di te.
Ciao Martina.
Anche una pallina finisce nella buca giusta ad un certo punto. A me è capitato. Una biglia impazzita accolta da mani sapienti. Succede.
RispondiEliminaÈ che in qualche modo sembra che io scelga sempre mani che più che accogliere, intrappolano. Non per loro natura, ma perché è così che mi sento: intrappolata. Ed è per questo che cerco di lavorare su me stessa. Ci provo.
EliminaFrankie, Please translate.
RispondiEliminaSta semplicemente suggerendo che prima o poi troverò un posto in cui sentirmi a casa, stabile, non più precariamente alloggiata. Un posto in cui star bene.
EliminaGrazie per aver tradotto il Franco-pensiero.
RispondiEliminaCiao Martina.
Una mia carissima amica mi ha detto che la fuga è proprio una modalità di non relazione. Me lo ripete spesso, forse perché mi sente sempre in fuga, e lei prima di me ha imparato come smettere di scappare.
RispondiEliminaChe poi, a forza di rotolare qui e là magari piccole intaccature e nuovi spigoli saltano fuori. Forse, e ad un certo prezzo. Ma dicono che anche questa sia la normalità.
Sono da sempre la campionessa dei nuovi inizi. Del reinventarmi. La fuga è una non relazione, sì, quella tua amica ha ragione da vendere. Chissà di cosa odorano le cose per cui valga la pena restare. Ti sorrido.
EliminaSi spandeva in quel punto dal forno di Flaiano nell'aria l'odore caldo e sano del pane recente (D'Annunzio-Le Novelle della Pescara-La Vergine Orsola).
EliminaCiao Martina.