Non appena si è avvicinato all'archivio dove tengo le cartelle di tutti i pazienti con inseriti dati sensibili, tuttavia, mi sono avvicinata a lui e cercando di restare dolce gli ho spiegato che quel cassettone appena spalancato doveva essere richiuso immediatamente perché conteneva cose che non potevano essere disordinate come i mattoncini Lego.
L., 5 anni, si è arrabbiato e ha sbattuto il cassetto, per poi andarsene dalla stanza senza nemmeno rivolgermi la parola e senza salutare, nonostante si fosse divertito tanto nei 45 minuti precedenti.
Pensavo solo che il modo in cui incassiamo i "no", dice tanto di quanta instabilità e incertezza ci contraddistinguano. C'è chi è disposto ad attendere il momento giusto e le spiegazioni, chi è flessibile e paziente. C'è chi invece è rigido, coi piedi piantati in fosse a forma d'impronta come nei minimondi di MightyMax.
Ma non è cattiveria, è semplicemente insicurezza.
Un'insicurezza immensa.
Non li incassiamo neanche a 63 anni certi no, come se ci fossimo affacciati alla civiltà il giorno prima.. figurati a 5 e pure problematici già per altre mille sventure..
RispondiEliminaE sta proprio qui la bellezza del lavoro che ho l'onore di svolgere. Ciò che vedo in loro lo ritrovo in me, in noi, nell'umanità. Ti sorrido. Grazie
EliminaChi ama il lavoro che svolge ottiene quasi sempre risultati buoni.
RispondiEliminaCiao.
Io ottengo lezioni di vita. Ti sorrido, grazie Augusto.
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