16 agosto 2021

Chi sei?

Dico tu, tu che stai leggendo: chi sei? Cosa ti porta qui? Vorrei osservarti bere un caffè, se è tua abitudine farlo.

Ad ogni modo, domani sarà una giornata lunga e faticosa, e io non voglio - almeno per ora - perdere continuità in questo mio parlare a me stessa in questo spazio protetto da occhi indiscreti. Beh, non da tutti gli occhi, ma tanto mi basta.
Perciò sono qui, intorno a mezzanotte, e ho sempre addosso quelle 4 ore scarse di sonno perché la scorsa notte alle 2:00 ero qui a pigiare tastini piangendomi addosso.

Il lago della Vacca. Sarà quella la mia meta domani. Sono fuori forma e fuori allenamento, e oggi c'è stato un discreto rovescio che mi fa prevedere fango a non finire. Non importa.

"No". Quanto può tagliare la faccia, un "no" detto al momento giusto? Peggio di una lattina passata sul bordo del labbro, ad aprirsi un sorriso in più.
"No".
D'accordo. "No" è "no". Vorrei solo vedere anche quello al di sopra di una tazzina di caffè. Serio. Austero. Inflessibile. Un "no" fatto bene.

Sono pensieri sconnessi, me ne rendo conto. Forse sono finalmente riuscita a fare quell'esercizio. Non so se è bene o male. Ma ora ho sonno.
Buonanotte, sì.



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