7 settembre 2013

Aiutati, che il P..

- Ah, ho capito: la donzella paga i biLietti e il messere le pagherà la cena alla locanda..-.
- Eh, già..proprio così..-.
- Ben fatto: son 18 quattrini! Serata di gaudio a voi! -.

E' iniziata così, al Palio di Isola Dovarese (qui qui qui).
Paese chiuso al traffico, riempito di paglia, di fiaccole infuocate e bracieri (chè le luci della piazza sono spente dal venerdì fino alla domenica), vecchi attrezzi rurali, specialità nostrane, musica ad ogni angolo, balli, spade, strade di ciottoli, spalti, isolani vestiti col colore delle contrade, passeggini agghindati con stole e drappi, falchi e arcieri.

E' continuata con la cena alla locanda (scelta tra le locande sparse per il paese: una per ogni contrada, chiaramente). Un vino speziato che - a detta di chi lo ha bevuto - è "ahahaBUONISSIMOahahNON SONO UBRIACAhaha". 
Il tiro degli anelli sulla ruota (manco uno ne abbiam beccato). Lo spettacolo del fuoco con i mangiafuoco. Frittelle di mela con zucchero a velo. La "Contrada della Tenca. Chi non mangia e non beve il diavolo lo stenca" (o qualcosa del genere).

No, davvero. Il Palio è qualcosa di magico. Mi fa venir voglia di Medioevo, tutti gli anni.
Mi fa venir voglia di vestiti lunghi, con maniche a sbuffo.
Di musica. Di festeggiare l'autunno che è il vero inizio.
Di tenere in piedi un'amica brilla che mi accarezza la faccia e mi dice "Brava, la mia amica. Che non mi fa cadere mai".
Di respirare. Di sedermi a un tavolo di legno e mangiare con le mani.
Di credere che le novità bisogna accoglierle a braccia aperte.
Di alzare la testa al cielo, seguendo il dito di qualcuno, e vedere che il campanile è abbracciato dal Grande Carro.
Di vivere.

Va beh, non sarà il solo Palio, lo so.
Ma com'era? "Aiutati, che il ciel t'aiuta".
Ecco: aiutati, che il Palio t'aiuta.


2 commenti:

  1. beh, hai trasmesso leggerezza.
    Grazie =)

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    1. Camminando per il Palio, è proprio così che mi sono sentita: leggera ;)
      Grazie a te!

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