Correva il Natale 2012.
Nella mia stanzina donavo biglietti colorati che auguravano buone feste ai miei pazientini, e alcuni di loro portavano in cambio un piccolo pensierino.
Arriva il turno di XYZ.
Capelli lunghi, fiocchi vistosi, posto fisso nel coro ecclesiastico e matite portate da casa con disegni di pecorelle e il motto "Il Signore è il mio pastore".
La mamma si avvicina.
- Mardiina, un biccolo penzierino! -. La ringrazio e le assicuro che lo aprirò appena entrata in stanza con la bambina, dicendo che comunque non avrebbe dovuto farlo. Non immagino quanto REALMENTE non avrebbe dovuto farlo.
Una rosa color rosa antico finta, con i bordi punteggiati da brillantini dorati (che finiranno puntualmente dappertutto).
Un calendario 2013, dal titolo "365 frasi della Bibbia, giorno per giorno. Riscopriamo insieme il Vangelo e le parole di Dio".
Sul cartoncino posteriore, con una calligrafia tremula, un augurio che mi commuove: "Il Signore ti benedica, Martina. Grazie per tutto ciò che hai fatto per XYZ".
E un po' mi sento merda eh.
Date le premesse, cercate di capire con quale stato di angoscia io abbia affrontato l'arrivo, quest'anno, di XYZ (capelli un po' più corti ma sempre tanti fiocchi e un'inclinazione per il canto sacro) con un pacchettino per me. Dice "èpèttè" (trad: è per te). "Grazie!", rispondo deglutendo. Lo apro.
No dico: uno smalto verde petrolio. Una matita per occhi verde brillante. Una stecca di cioccolato al latte. Un calendarietto portatile.
Alzo la testa ammutolita. Non capisco. Poi, in un lampo di lucidità, mi viene un'idea.
Giro il calendarietto e sorrido, sollevata. Una scritta in grassetto fa capolino ammiccante:
"SEI DAVVERO SICURO DELLA TUA SCELTA RELIGIOSA?".
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C'è sempre qualcosa dietro! (cit.) |
Subdoli.
Subdoli cristiani portatori del messaggio di Dio: non mi avrete mai!