La linea di confine è poco netta ultimamente.
Il piede va a destra sono con te, a sinistra sono sola.
Zigzagante confusione autoprodotta, ricercata.
Suona un allarme, e in sottofondo spiegano
a mamma come si dosano gli ingredienti per la pastella.
Vorrei pastellarmi io.
Immergermi e friggermi lievemente per creare un involucro in più.
Poi tu mangiami.
Mangiami nella mia pastella fumante.
Pastella. Pastelle.
Pastello verde in un occhio.
Verde oliva - ovvio - per non sprecare
un verde bosco.
Ti basta un occhio solo per vedere quanto sono imperfetta.
A me ne servono due perché in uno
tutti i tuoi difetti non ci stanno,
o ci stanno, ma stretti.
E se la pressione sale poi mi sanguina il naso a sinistra.
Sangue, una cascata.
Che mi dicono "è l'emozione".
No, dico io.
E' la pressione.
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