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20 ottobre 2014

Elenco di quindici #2

Mi accingo a restringere la categoria "esseri umani di sesso maschile" (presa peraltro in considerazione in questo post), riducendola a "esseri umani di sesso maschile praticanti la professione di Dottore di La Marti".
Tenete conto che tutto ciò che verrà riportato, oltre che essere veritiero al 100%, si è svolto in un'unica visita. Perchè - per chi non lo avesse ancora capito - l'ultima volta che mi sono ammalata avevo 5 anni e il mio dottore era un pediatra.

La Marti entra in sala d'attesa e si siede. Mancano una decina di minuti alle 8, il nulla più totale la circonda e le tonsille se potessero le darebbero dei pugni sul naso da tanto sono infiammate.
Cigolando, la porta si apre e appare lui. Big Doc. Saluta un'altra signora. Mi guarda.

1) LEI COSA CI FA QUI?
Oddio, vorrei dirgli, sembravano sedie tanto comode, da fuori, che sono entrata e mi pareva bello starmene qui un po'. Cosí,  per ravvivare l'ambiente. Invece lo osservo e mugulo un sommesso "eh, Dottore. Sto male".
2) AH, VA BENE. ALLORA ENTRI.
Non ricordavo che fosse un tipo così sospettoso, penso. Chissà..magari pensava gli volessi rifilare un Folletto, un'enciclopedia, un tappeto.
3) MA LEI È UNA PAZIENTE DEL COLLEGA MALATO?
Ehm..no. Sono una sua paziente, La Marti Vattelapesca...
4) ADESSO CONTROLLO. AH..SÌ, LA MARTI VATTELAPESCA. RESIDENTE IN VIA BLABLA NUMERO 26...?
Presente, signor maestro. Non mi sgridi.
5) MA LEI QUANTI ANNI HA?
Non glielo dirà il suo Supercomputer che sa il mio indirizzo? Ma pensa....26. Ne ho 26.
6) AH. VA BEH. MI RACCONTI..
Gli dico solo una cosa: le tonsille. Ho le tonsille disastrate. Me le sono guardata allo specchio e..
7) AH. ADESSO GUARDO SUBITO.
Estrae un astuccetto tanto carino da cui estrae un'altrettanto carina lucetta. Si avvicina, mi dice di girare la testa, di aprire le fauci e accenna un lento sì, col ciuffo che sballonzola.
8) SÌ, NON È UNA SITUAZIONE GRAVISSIMA MA I SUOI CORPI CAVERNOSI TONSILLARI SONO MOLTO DILATATI.... (blocco qui la frase ma poi continua).
La blocco perchè quando lo sento pronunciare "corpi cavernosi" mi immagino questa scena di me che reagisco tipo:

La amo.
9) ...DILATATI, PRONTI A RICEVERE...e non completa la frase.
Un telegramma, una mail, una micropopolazione di germi alieni, un ceffone sulla faccia al tuo posto? Che cosa, che cosa, Big Doc?
10) SAH, CHE COSA LE DEVO PRESCRIVERE? CE L'HA IN CASA L'ANTIBIOTICO?
Sì, di solito lo tengo fra la boccetta di cianuro, la semiautomatica e i candelotti di dinamite per uso domestico.
11) PER IL LAVORO FACCIAMO UNA SETTIMANETTA?
No, Dottore. Non sto morendo quindi non mi tappi in casa proprio ora. Io poi non mi ammalo mai...
12) AH ECCO PERCHÈ NON L'AVEVO MANCO RICONOSCIUTA AHAH!
Mai sentito che a tacere si fa meglio a volte? Nah, eh?
13) BENE, FACCIAMO CHE MI CHIAMA NEL CASO IN CUI DOVESSE STARE ANCORA COSÌ MALE?
Bravo, e mò ragioniamo.
14) MA ME LA DICA LA VERITÀ: DA QUANDO NON CI VEDIAMO IO E LEI?
Ehm. Dalla mia assunzione, quattro anni fa. Sono dovuta venire per chiedere un'impegnativa per gli esami del sangue. E chiudiamo in bellezza con:
15) AH, CAPISCO. VA BENE, ALLORA CI VEDIAMO PRESTO!

............MA ANCHE NO!

12 dicembre 2013

Ti amo.

Lo so. Non sono sempre buona con te.
Spesso ti maledico mentalmente, spesso ti strattono e prendo in giro la tua Vista.
Ho adocchiato qualcuno di più magro e più giovane, lo ammetto. Ho pensato, burlona, "..una bella novità sotto il periodo natalizio non sarebbe male". Qualcuno da poter toccare con mano, intendiamoci.
Ultimamente ho ripreso possesso di tante cose (foto, frasi, ricordi) strappandotele e posizionandole in una scatoletta che fa bella mostra sulla scrivania. Fa cilecca con la memoria, tu. A volte, mentre mi parli ti blocchi, come fossi attento ad altro..come se tutto fosse difficile per te, estremamente.

Sì. Non sono sempre buona con te.
La verità è che poco fa stavi per farti male sul serio, e l'eventualità mi ha spaventata terribilmente.
Ho ripensato, in quel bel metro abbondante, agli anni passati insieme; alle cose che con te sono nate, cresciute, divenute importanti. A ciò che mi hai fatta diventare, a quando mi hai aiutato nel periodo dell'università, a quanto mi aiuti ora allietandomi i pomeriggi e permettendomi di fare ciò che meglio so fare: scrivere. Mi hai sempre appoggiato, tu. Nemmeno io ci credevo, eppure bastava che m'indicassi con un cenno la porta da socchiudere e mi lasciavi sfogare, il volto sempre illuminato verso di me.

Dicono che quando qualcuno passa con un altro individuo tanto tempo, finisce per assomigliarlo.
E' la verità: sei un sopravvissuto tu; come me. Ti avevo tra le braccia e sei caduto in terra, precipitando proprio sull'angolo della batteria appena dopo esserti sorbito le mie lamentele per i tuoi aggiornamenti all'arresto del sistema. Eri a un aggiornamento su 4. Terribile.
Sei caduto sulla mattonella con un gigantesco tonfo. Eppure sei rimasto acceso. Hai completato i 4 aggiornamenti e ti sei spento. Allora ti ho accarezzato e ti ho riacceso. Sì, hai una Vista rallentata. Velocità lumachica. Ma ti sei acceso. E i tuoi tasti funzionano bene, i programmi anche, i cristalli dello schermo sono perfetti.

You're a survivor. Yup, bro'.

Ed è stato lì che ho realizzato: io non posso fare a meno di te; tu sei proprio forte. Sei un ganzo.
Io ti amo, caro computer portatile dell'anteguerra pieno di polvere e di briciole di patatine.

Ti amo.

23 agosto 2013

Tempi moderni

Okkei. Ho scaricato l’applicazione gratuita che consente di messaggiare, videochiamare (e sicuramente molte altre cose che ancora non so) sul mio telefono. Non faccio nomi ma, per farmi capire, è quella pubblicizzata dal personaggio che la mia ignoranza calcistica - e sportiva in generale, ehh sì - mi porta ad etichettare “essere umano brutto e col nasone”. Cioè Messi.
Uno di quei miliardari in mutandoni che rincorrono una sfera che rotola, per intenderci.

Comunque.
No, è carino eh. Una valida alternativa per quando UOZZAP mi scadrà in versione free.
Ma la cosa che intrippa sono tutte ‘ste opzioni SOCIAL. Che fafffigo dai.
Ditemi: potevo io resistere???
Ma no! Ora vi illustro alcuni dei miei risultati.