Ebbene sì: passati mesi, i suddetti acquisti non tardano a ripresentarsi, ammiccanti (Fig. A).
Fig. A |
Soddisfatta dell'esperienza maturata - un paio di mesi prima - nell'acquisto del prodotto target in una delle numerose filiali della stessa catena commerciale (vedesi cinesi di Crema, proprio sopra al Mac: in una botta sola un colpo alle coronarie e uno al portafogli), la tizia qualunque si aggira baldanzosa per i reparti.
Fatica un po' a trovare il prodotto, si domanda se davvero sia possibile che la filiale cremasca sia più fornita di quella cremonese, poi Fratellopaziente protende l'indice verso un remoto angolino della corsia "bagno & Co": ECCOLA LI'!
La suddetta tizia qualunque ne era certa: ci sono addirittura tre varianti di tre differenti colori e lei - con mossa sicura senza nemmeno leggere le differenze (così, a naso, l'istinto è ciò che si deve sempre seguire care/i amiche/amici) - afferra la scatola verde. Sono loro: le strisce depilatorie per pelli sensibili, efficaci sui peli corti!!! (Fig. B.)
Fig B. |
Non sa ciò che la aspetterà una volta che deciderà di utilizzare le strisce sulle sue gambe una volta tornata in quel di Crema. Toglierà i leggins e dirà "Miei cari peli superflui, vi ho lasciati crescere rigogliosi pregustandomi questo momento, ma stasera è il momento di levarsi dai torroni". Afferrerà con sadismo la prima coppia di strisce, scaldandola amorevolmente tra le mani. Tenterà di separare i due lembi e...STRAP!
1. lo strato appiccicoso (deliziosamente verde prato) rimarrà attaccato ad un'unica striscia, rendendone impossibile l'utilizzo;
2. tizia qualunque penserà che è colpa del freddo, così posizionerà le strisce sul calorifero (d'altro canto il termostato in casa segnava 11.8°C al rientro dopo 4 giorni di assenza);
3. dopo un paio di minuti sogghignerà vedendo che il metodo ha proprio funzionato: ora lo strato appiccicoso si è separato perfettamente (quasi si sentirà Mosè davanti al Mar Rosso, dannazione!!);
4. farà aderire la striscia al polpaccio e STRAP! Vedrà comparire una sagoma verde perfettamente rettangolare sulla sua pelle, che manco i ballerini di Maria con gli strappi muscolari c'hanno 'sta roba;
5. Inveirà in cinese (per essere sicura che le strisce capiscano, Fig. C.) mentre tenterà di scollare quell'abominio dalla sua pelle e un numero imprecisato di peli (più o meno una trentina) verrà estirpato lentamente (mooolto lentamente), in massima tensione, dalle sue carni.
Fig. C. |
E quella sera, osservando quella selva selvaggia et aspra e forte, la ragazza qualunque sopirerà mestamente, aprendo l'antina in bagno e ripiegando sulla assai più affidabile lametta Venus.
PS: che anche lì ce ne sarebbero da raccontare eh.
Ma va beh.
...ma come si fa a farsi l'autoceretta con le strisce depilatorie?
RispondiEliminaè tortura cinese, altroché...
Ma no dai..strap strap e salta via tutto..è solo un attimo di dolore.
EliminaVa beh. Sono masochista io, lo ammetto :P
Più che altro afferrare i lembi verdi appiccicosi adesi alla pelle e tirare. Quello è stato DOLORE.
magari in Cina quella che hai descritto è una pratica assodata, certificata e giornaliera, che ne sai? :P
RispondiEliminaMagari sono i tuoi peli a esser tignosi!
Ahh ecco: magari era la Veet cinese, non hai tutti i torti. Ahhh ecco ecco: quindi i miei peli aborrono la carta plastificata delle strisce e lovvano lo strato colloso. In ogni caso un male porco. Ho già rimediato con la versione al ribes, tutta rosa, presa in un centro commerciale. Contenta io. E liscia. Faccio SWISHHHH.
Elimina(: