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8 ottobre 2014

Idiozie.

Vi capita mai di avere così paura che qualcosa accada da provare a viverlo virtualmente, a far finta che sia accaduto, come per prepararvi psicologicamente all'eventualità?

A me capita, e anche spesso.
Mi faccio male da sola e penso a quelle che sarebbero le reazioni migliori da avere, le battute da pronunciare, gli stratagemmi per non crollare e le difese da mettere in atto . Un po' per avere una sorta di occasione per dirmi "tanto lo sapevo che sarebbe finita così", credo. Come se in quel caso si soffrisse meno.

Ultimamente la situazione virtuale è sempre la stessa, ed ogni volta mi trovo punto a capo col naso pieno, l'emicrania e gli occhi rossi.
Vorrei non avere bisogno di difese, vorrei non sapere cosa dire, cosa fare, come reagire. Vorrei che il passato mi condizionasse meno e che la mia fosse una tela bianca su cui nessuno avesse mai sputato nulla. Vorrei non dovermi chiedere se sia più difficile avere a che fare con qualcuno che ti dà motivi per allontanarti o che non te ne dà per niente. Se sia difficile avere a che fare con una come me che non dà motivi per allontanarsi e se siano giusti tutti questi anni a chiedermi se vado veramente bene. Se sia giusto pensare che sentirsi una seconda scelta sia un modo di vivere.

E va beh.

21 agosto 2014

Learnings #6

1. Puoi diventare quello che vuoi.
2. Puoi diventare quello che vuoi, tranne un panda e molte altre cose.
3. Sono socievole.
4. Fare cose a caso può aiutare.
5. Fare cose a caso stanca.
6. Voglio un tatuaggio.
7. Fino a quando nessuno te la conferma spontaneamente, una cosa che sai non la sai davvero.
8. Otto viene dopo sette.
9. Si può dipendere da un profumo.
10. Non piango, no non piango stavolta.
11. "La nostra malattia è quella di esser romantici, di guardar bene nel cuore degli altri, di fare a sputi con gli angeli".
12. Due cerchietti possono guardarti fissi.
13. Posso farlo.
14. Vedere se stessi più grandi di una manciata di anni si può.
15. "Mi riduco a un pensatore, noioso e volgare".
16. Credo in me, la mia faccia non è importante.
17. Sei una faccia di cazzo, Uomodimerda. Lo sapevo.
18. "Sto bene" è facile da dire.
19. Avere una faccia credibile è facile, perchè (ripetiamo tutti insieme) "la mia faccia non è importante".
20. Verde. Voglio verde ovunque.
21. Mi batte forte il cuore. Che sia che son viva?
22. Fare le cose col cuore in mano dà sempre..SEMPRE..qualcosa in cambio.


16 agosto 2014

Acqua calda.

Ho ascoltato Zibba per un buon tre quarti d'ora, oggi. Una delle prime volte in cui parlava e non (solo) cantava.
L'intervistatore avrebbe avuto bisogno di logopedia, per quella S, ma lui no.
Oh..lui è semplicemente perfetto. Quasi supera Mary Poppins nei miei ideali.
Beh l'ho ascoltato e in quei 45 minuti ha detto varie cose, alcune intelligenti e altre simpatiche; e poi c'è stato quel punto dell'intervista in cui ha detto una cosa che dicono in molti. Chissà quante volte l'avrò sentita. Il punto sta nel fatto che o lui l'ha detta molto bene, oppure io era la prima volta che l'ascoltavo davvero. Che volevo ascoltarla davvero.


E gli chiede (Mister Serpente): "Raccontaci della canzone "Anche se fuori piove"..". E lui dice che beh, erano i primi giorni di una storia d'amore. Quelli in cui uno è preso e non gliene frega niente del resto. E alla fine quell'amore è finito.
E poi lui, stavolta di sua spontanea iniziativa, dice di "Margherita": "Per me era un grande amore. Lei mi lasciò dicendo che non aveva tempo e per me era assurdo. Cosa vuol dire non avere tempo per amare? Non aveva tempo per amare me e..peccato. Perchè io di amore gliene avrei dato".


E sta proprio qui il momento in cui io rifletto. Che: cazzo! Da due momenti di merda sono uscite delle cose meravigliose. Ok, probabilmente non rientreranno nei capolavori della storia degli anni duemila, ma sono canzoni che mi toccano, che mi hanno fatto e fanno piangere, più che apprezzabili per quanto mi riguarda.


E, penso io, che Amore è movimento. Amore è cambiamento. Dolore è movimento e cambiamento. Perchè siamo abituati a pensare al dolore come qualcosa che mummifica nella sua dirompenza, qualcosa per cui accasciarsi e fermarsi. Invece no: è da lì che nascono le cose più belle e che rappresentano i tentativi di spostarsi dall'empasse. L'arte, la creazione, il guizzo nascono dall'amore e dai suoi malfunzionamenti. È quando si cade che si può mostrare a tutti - in primis a se stessi - quanto si sia bravi a rimettersi in piedi. Succede anche per me, ora. È successo a me, allora. Probabilmente mi succederà ancora.

Perciò di che crucci si parla? Di quali difficoltà, problematiche? Tutte cazzate.
Gli artisti ci fanno arte, su questi problemi. Io ci pigio tasti e tanto mi basta.
E poi si va avanti.

Ps: che si fottano tutti. A Sanremo doveva vincere lui. Punto.