12 settembre 2021

A rovescio.

Questa mattina ho notato che quando scrivo qualcosa in versi (qualcosa di assolutamente mai definibile poesia, si intende), tendenzialmente lo scrivo a rovescio.

Parto con un verso, premo invio, riporto il cursore indietro e riempio gli spazi antecedenti.

Non capita così con la prosa. Con la prosa parto, parto per arrivare nemmeno so dove (ecco perché non sono una buona scrittrice) ma seguo l'ordine consueto.

Vedermi scrivere "a culo in su", come si dice dalle mie parti, mi fa immalinconire un po', se devo essere sincera. Perché è proprio come spesso mi sento. Al contrario. A rovescio. Una maglietta con etichette e cuciture all'esterno.

Sbagliata, se vogliamo generalizzare le cose.

L'occasione è stata questa:


DIFESA

A base fredda
La pelle incisa 
                              di cicatrici

(Tu vedi, io sento)

Bolla di sapone smerigliata.



Leggetela come credete. Dritta o al rovescio, fate voi.

10 commenti:

  1. Non capisco. Perchè dovrebbe essere sbagliato scrivere a rovescio?
    Alla fine quello che importa è il risultato: ciò che hai scritto (a rovescio o a diritto che sia) ti rappresenta? è quello che volevi esprimere? ti piace? è pieno di senso per te? Se sì, che problema è il modo in cui l'hai scritto?
    Ti sorrido, ma davvero!

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    1. Non è sbagliato scrivere a rovescio, dici bene. Riflettevo semplicemente sul meccanismo creativo che utilizzo, e a livello metaforico scrivere per poi tornare indietro e aggiungere, beh, mi arriva forte. Mi risuona, dite voi. È una consapevolezza che mi spiazza. Scrivere le poesie così non è sbagliato, no. Sono io che mi ci sento. Sbagliata.

      PS: le due parole che hai scelto per iniziare a commentare sono esplicative di come mi sento a volte nel mondo. Certo. Prima o poi ci si sente tutti così. Lo so.

      Anche io ti sorrido davvero, e ti ringrazio tanto tanto.
      :)

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  2. Io ho una vecchia t shirt che ha tutte le cuciture all'esterno dove ci sono anche le stampe. Una maglietta nera con stampe bianche con roba tipo pistole o teschi. E a dire il vero mi sono accorto che è cucita al contrario perchè ogni tanto qualcuno me lo faceva notare, altrimenti .... chissene... per me non era sbagliata!

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    1. :)
      Sebbene la "roba tipo teschi o pistole" distolga l'attenzione, sei dolce. Grazie frog. Ti sorrido.

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  3. Tanti miei racconti sono scritti "a rovescio". Nel senso che mi viene in mente un finale ad effetto, e da quello dipano la matassa al contrario, creo il precedente, semino a giustificare il raccolto. Come l'illuminare il prima. ;)

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    1. L'illuminare il prima. Mi piace.
      Grazie Franco, buona giornata.
      :)

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  4. interessante, può essere un modo diverso, creativo, di fare poesia...magari ci sono anche dei poeti famosi che lo fanno!... I dadaisti componevano le poesie estraendo delle parole a caso! :)

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    1. Sì, alla fine si crea in talmente tanti modi che potrebbe essere. Ho solo dato verbalizzazione ad un meccanismo che non capita da sempre, stupendomene un po' :)
      Grazie del passaggio! Ti sorrido

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