22 novembre 2013

Cul de sac

Ma che poi tipo: uno si rende conto che riesce a fare a meno di quello a cui pensava di non riuscire a rinunciare.
No: non sei in crisi di astinenza, non produci schiuma bianca dalla bocca e non ti senti vuota.
No: non sei in preda a crisi esistenziali chiedendoti se la scelta che hai fatto è quella giusta.
No: non tieni in mano il cellulare in attesa di una chiamata e/o uno squillo che ti possano far cambiare direzione.

Cioè: tutto continua, né più né meno come prima se non meglio, perché alla sera riesci ad andare a letto relativamente presto, hai tempo per scrivere (scri-vehhh-rehhh..), non litighi un giorno sì e l'altro pure, non ti reputi una cogliona perché rincorri felini da convertire al vegetarianesimo in una logica utopica (whatt? QUI). Ti reputi una cogliona per altri motivi, ma quelli sono altri (cari, vecchi) discorsi.

Ecco. Questo è il post che dovrò leggere nel momento del tracollo; che, intendiamoci: se non dovesse esserci non mi mancherà. Ma mi conosco (polla, mascherina), mi conosco.
E so bene che la stanchezza sopisce ogni eventuale comparsa di dubbi. O la subisce infarcendola di menefreghismo. 
E l'attuale tendenza è l'isolamento, il congelamento emotivo, l'ovatta nelle orecchie, le cuffiette cretine che azzerano l'inquinamento acustico. La saldatura. Tenuta stagna. Reazione irreversibile. Cul de sac. Il soldato a testa bassa. La testata contro le mattonelle. La faccia affondata nel cuscino. "Stai bene? Sì (non mi interessa sapere se è vero o no)". 25 giorni a Santa Lucia (Santa Lu/Santa Lu/Santa Lu..cia!). 37 a Natale.



Io credo nello Zecchino d'Oro.
Credo nelle monete di cioccolato.
Credo in Babbo Natale.
Credo nella magia di ogni Dicembre.
Credo nel potere della neve e di chi la fa cadere per me ogni anno.
Credo nella meritocrazia.
Credo negli occhi verdi.
Credo nella stanchezza della gente, che un giorno troverà la forza di ribellarsi.
Credo nella bontà.
Credo nella libertà di dire no.
E io dico NO. Dico NO.

No, cazzo.


6 commenti:

  1. No a cosa?
    Boh. Comunque ho scritto un post ed è simile. Oppure no.
    Sono confusa.
    Ma ce la faremo?

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    1. No al tracollo? Non lo so. Ero confusa anche io, mi sa. Un post simile? Straaano :)
      Dobbiamo farcela.

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  2. Per mia personale esperienza, ti dico che prima o poi si impara. Fosse anche solo per non voler più stare male in continuazione, arriva il momento in cui ti dai due schiaffi morali e smetti di seguire i vecchi schemi.

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    1. Sì eh? Non so, sarà anche tutto 'sto masochismo. Io lo sono - masochista - e a volte arrivo a pensare valga la pena "farsi male per". Sicuro l'inghippo sta lì.

      Ma hai imparato e non hai 50 anni (no??!!). Quindi va bene.

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    2. non ne ho neanche 30. Non è una buona media ma almeno è un punto per ricominciare. =)

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