10 marzo 2014

True story.

-          Fino alle medie ce la facevo, ora non più -.
-          Dai, allora facciamo i test e mettiamo un punto a questa situazione. Direi che è andata avanti per troppo tempo, no? -.
Mi guardano tutte con un sorriso tirato, quando dico così. Le sottopongo alle prove di routine, e queste ragazze di 14/15/16 anni si dimostrano disturbi dell’apprendimento della madonna. Spesso compensati, dato che con la loro intelligenza hanno trovato delle strategie per fare meno fatica.

Resta il fatto che non hanno mai imparato a scrivere acqua col cq. O ad usare apostrofi. O a capire in cosa sarebbero diverse “a” ed “e”, “d” o “b” nel momento della lettura. O a trovare rapidamente la risposta ad una domanda di comprensione del testo. O a studiare in meno di 5 ore a pomeriggio per arrivare ad un 7 stiracchiato (quando va bene). O a memorizzare le tabelline.
E, nel frattempo, hanno avuto a che fare con ciclo mestruale, primi ragazzi, brufoli, peli sulle gambe, litigi con la mamma, esclusione dal gruppo dei pari. Magari anche malattie, bocciature, traslochi, divorzio dei genitori, morte dei nonni.

No, dico: si capisce, cazzo?

Le guardo e, ve lo giuro: sono ragazze bellissime. Occhi bassi, mani rosse a furia di torcersele, qualche chiazza sul collo di origine emotiva. Di solito hanno capelli lisci e lunghi.
Poi penso a tutte le volte che mi sento figa perché affermo di essere una che nella vita lotta ogni giorno.
E allora mi dico: ‘fanculo.


‘Fanculo, Martì: tu della vita non hai capito un cazzo.


4 commenti:

  1. Mi sa neanche io. Ma grazie per la botta.

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    1. Ognuno ha le sue piccole grandi battaglie personali, chiaro. Ma si, fortunatamente ogni tanto ci sono anche queste botte che mi ridimensionano :)

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  2. Senza parole.

    Ps. Passa dal mio blog, ti sei aggiudicata un "premio".

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