13 marzo 2016

Nè qui, nè là. La fiera degli accenti.

Immaginare una figura umana - o forse due, famigliari, -

camminare negli scorci digitali ricercati a caso,

fiutando colori e temperature miti, complice il negozio fotografico.

Nella speranza di una fuga, ancora lontana,

dall'oggi e dallo ieri che ancora imperversa, ciclico,

e spinge gli ingranaggi nella carne e pesa. Pesa. Ritorna.



Ritorna e pesa, in cucina, un etto di farina

- nella torta c'era un insetto - ed è così che penso

che nelle buone cose c'è sempre imperfezione.

Nei buoni intenti un po' di cattiveria,

che se anche canto fuori,

dentro taccio.



E allora essere qui o là - in mezzo ai photoshop -

non può far differenza.

La fa la testa. Il blu del cielo come contrasto.

I sandali ai piedi e la saliva che scende senza dolore in gola.

Fare l'amore liberi. Non per liberarsi.

Essere liberi. Non liberarsi.


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