1 settembre 2016

Ed ora via.

Diciamola tutta.
Esiste il tempo per gli artisti maledetti, cupi e saccenti, che ti sbattono in faccia la loro arte e se provi ad accoglierla con positività ti mandano a fare in culo. Quelli che si fanno del male e dal loro male costruiscono una fortuna; quelli che fanno del male pure a te nel momento in cui ti avvicini. Quelli distruttivi, che la distruzione va accolta come risorsa ed ispirazione e se non li capisci tanto meglio, vuol dire che stanno facendo bene il loro mestiere. Quelli che se anche la forma non è perfetta, il contenuto è una bomba della miseria, quindi il resto lo si lascia passare.

Ecco. Poi c'è il momento in cui realizzi che il tuo artista tormentato ce l'hai avuto, e a dire il vero non è stata tutta 'sta meraviglia. Arriva il momento che sì: il mondo fa schifo e la vita è ingiusta e patiamo tutti insieme ma mi avete pure sfrangiato i maroni, poeti maledetti di stocazzo.
Lì si inizia ad apprezzare un altro tipo di artista, quello che sta nel suo cantuccio e le cose non te le urla in faccia, ma le sussurra. E usa parole delicate perchè conosce l'effetto che potrebbero avere e non ci tiene a sciupare le occasioni. Quello che con meno decibel esprime comunque concetti buoni e giusti, risplendendo della modestia rara e meravigliosa di chi sa di essere fortunato.

Io ho fatto la mia scelta, insomma.
Il rumore dell'acqua del mare, non della birra nel bicchiere.
La descrizione di un gesto, non di un incubo allucinato.
Melodie, non strozzature.
Le parole di tutti i giorni, non l'Enciclopedia Treccani.
Darsi tempo, non correre a perdifiato.
Che il segreto della cura è la magia, mica la morte.

Gli altri, per dirla a modo loro, "mi hanno rotto i coglioni".
Quasi come i ciclisti sul marciapiede, o forse di più.



7 commenti:

  1. accogli un ciclista sul marciapiede... gli stai salvando la vita :D

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    1. Giammai, caro frog.
      Non rispettano le regole, pretendono un 'grazie' quando rallentano e 'fanno passare' il malcapitato pedone, sfrecciano a tutta birra creando situazioni pericolose e - cosa peggiore - se sono genitori lo insegnano pure ai figli.
      Giammai. Di ciclabili ce ne sono infinite: che le usino.
      ;) -tanto love-

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    2. in italia la maggior parte delle ciclabili è pitturata sopra un marciapiede!!!

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    3. Quando sono sul marciapiede non ho mica nulla da ridire. Credimi peró che i ciclisti che rischiano di ammazzarmi mentre percorro i venti minuti di strada casa-lavoro e viceversa sono tanti. E supponenti. Del tipo che se per una volta non sono lesta e non mi sposto in tempo, costringendoli a rallentare o fermarsi, mi guardano con se avessi commesso un reato. Ecco: sono questi i ciclisti che non tollero.

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  2. Benvenuta nel club di chi si è rotta i coglioni dei catastrofisti, pessimisti, rivoluzionari, giustizieri at tutti i costi, dei poeti e artisti vari maledetti.
    Benvenuta davvero,se tieni duro ti sentirai più leggera.
    Ciao.

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    1. Ahahah..Salvo i rivoluzionari, tra quelli che citi. Scrivono belle canzoni. Grazie, ciao!

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  3. Hai ragione le canzoni almeno sono belle , :-)))

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