30 luglio 2013

Stereognosia

Apri e tocchi, come sempre.
Confini. Mostrameli, i miei confini.
Ettagono spigoloso con una lima in mano
per smussare. Smusso. Smusso.
Muso duro e smusso.
Lacrimo e smusso,
con l'orecchio caldo - il destro - 
perché il sinistro non ce la faceva più
a sentire.
Dita. Dentro. Tutte attorno. Fuori.
Dita di bimbo con le unghie mangiate.
Smussate. Bagnate, la colpa è mia.
Non dire "diversi", dì "in bisogno".
Bisognanti. 
Bi-sognanti.
Che lo siamo, noi.
Sognatori (due) che non sanno
che sogno prendere,
su quale saltare
per dormire tranquillo, tu
e per sapere chi sono, io.
Chi sono?
Dormi?
Ssst. E io smusso. Smusso e saltano via 
trucioli. 
Trucioli ovunque.

E tu tasta, che un nome lo saprai dare.
Folle esercizio di stereognosia.
Tocca.

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