21 ottobre 2013

Fuggite, SCIOCCHI!

Rivangare il passato (Fig. A), dicevo qualche giorno fa. Non scherzavo.
E io vi ho avvertito (vedi il titolo). Vorrei essere sempre arguta, divertente, spassosa.
Solo a volte va così.
Fig. A)
Aprile 2013 
"...se la gente mi conoscesse davvero avrebbe paura di me..se sapesse quanto ho voglia di caffè e un secondo dopo, sorseggiandolo, penso che mi fa venire la nausea. Se sapesse delle volte in cui mi sento incredibilmente complicata, impossibile da capire, e poi mi sento così chiara e diretta, che se uno ascoltasse davvero ciò che dico non avrebbe problemi a sapersi comportare con me. Di tutte le volte in cui dico "va tutto bene così", e poi invece mi dico "non va bene un cazzo". Se la gente andasse oltre al mio verde speranza, alla cisti nell'occhio, il naso storto che si vede solo quando sorrido (così ultimamente è costantemente storto), alla mia mania di coprirmi sempre le braccia, alla ragazza che sfreccia sul marciapiede con le cuffiette nelle orecchie e ogni tanto chiude gli occhi e sussurra le parole della canzone. Se sapessero di quanto a volte mi batte forte il cuore, di quanto a volte invece sembra scappato da qualche altra parte; se sapessero come ci si sente fragili nel vedere lucine dall'occhio sinistro e sentirsi come in quei dipinti fatti da persone che si erano prese qualche droga strana. Avrebbero paura. 
Se si sapesse di quanto a volte mi sento viva e di quanto ho sbattuto la testa contro il muro o contro l'armadio vicino al divano letto o di quanti schiaffoni mi sono data da sola in certi momenti, per sentirmi viva, per farmi sentire che c'ero e che le lacrime dovevano smettere di scendere. Se sapesse di quella sera che ho dato un calcio al mobile a piedi scalzi e ho dovuto tenere il piede in ammollo nell'acqua fresca del bidet per un'ora. [...] Se la gente sapesse quanto sono forte, e quanto invece le mie mani tremano ogni tanto, di quanto il cuore salti un battito, di quella sensazione che ogni tanto mi fa diventare lo stomaco un buco nero che risucchia tutto e mi sento vuota. Se conoscesse le mie manie: il numero 7, evitare le persone che ti dicono "cara", camminare a ritmo con la musica, il caffè macchiato, i baci sul collo solo a destra, le dita sul fianco solo a destra.
Se la gente sapesse delle volte in cui ho avuto paura, il modo in cui ho avuto paura di perdermi e di non trovarmi mai più, avrebbe paura. Se la gente sapesse di quanto sono stata vicino a crollare e di quanta forza mi sia servita per non permettermelo. Se la gente sapesse...".

Non finiva così, in realtà, ma con una riga in più. "Ma tu lo sai...e rimani. E sei tanto grande per questo. ". Così era in aprile, durante un momento in cui la primavera sembrava incredibilmente vera e vicina. 
Adesso? Adesso penso che "Se la gente sapesse" dovrebbe trasformarsi in "Visto che la gente sa". E, quindi, parlo.

PS: voi, se non siete fuggiti, un po' sciocchi lo siete davvero. 
Degli sciocchi, coraggiosi verdebosco, però.
(:

2 commenti: