(Questo post andrebbe visualizzato in versione web, altrimenti temo sembrerebbero solo parole senza senso - non così tanto diversamente dal solito, dopotutto).
"Senza un perché":
Ps: La versione originale è della meravigliosa Nada, maestra di come saper essere credibile non solo mettendoci la voce, ma anche la faccia. Qui:
Tutto il nulla dell'uomo cessa quando l'io riesce a dire *tu* come valore esistenziale, e a pronunciare questo tu con equilibrio e ponderatezza a quella persona che magicamente non ci è più estranea. Allora capisce se stessa, l'amore e il senso della vita, il *perché* che ha rincorso senza poterlo prendere.
RispondiEliminaCiao Martina.
"Tutto viene dal niente, ma niente rimane, senza di te". La canzone dice proprio così. Ciao a te, Augusto. Grazie.
EliminaCombattiamo con tanti niente che si materializzano dal nulla e ritornano in un amen pulviscolo trasparente. Quello che è stato in quella breve rivoluzione continuerà a volteggiare attorno, nel tempo, circondata dal niente eterno.
RispondiEliminaMi hai fatto venire in mente il Big Bang. Ti sorrido.
EliminaChe bello ascoltarti.
RispondiEliminaHo iniziato un corso di canto lo scorso anno, online. Ero in quarantena, mi annoiavo. Spero di riuscire a raggiungere un buon livello e abbastanza sicurezza da voler cantare per qualcuno.
Ho seguito un corso di canto tra il 2018 e il 2019 prima e a cavallo della rottura col mio ex musicista. Sai come sono gli artisti, quindi capirai che le reali motivazioni che mi spingevano a farlo forse non erano quelle che mi dicevo io (e quindi non erano le più giuste). Come vedi, non sono riuscita a superare quel blocco per cui la voce scompare non appena qualche essere umano condivide la stanza con me. O non appena giudico (male) la mia faccia. Me tapina.
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