31 luglio 2015

A tutto.

Ottimismo, sì.
Sono ufficialmente in ferie, scrivo questo post con una nuova, fantastica tastiera bluetooth (grazie A.S.S.) e per 17 giorni nessuno mi romperà piu' le scatole.

C'è qualcos'altro. Vacanza.
Per la prima volta questa parola assume per me un significato concreto, io che da sempre sono abituata a pensare che le vacanze siano per la gente che sta bene, che ad andare via ce la fa, che non ha sacrifici da fare per arrivare alla fine del mese.
Non sono abituata ad andare in vacanza. Non ne ho mai avuto possibilità e motivazione; non mi è stato insegnato, ecco.

Quest'anno la motivazione è forte e importante, e voluta.
Quest'anno ho abbandonato le mie vesti usuali e ne ho indossate di nuove, colorate, strane. In molti sensi, davvero.
Ringrazio chi ha deciso di darmi questa possibilità. Ringrazio me stessa, per essere quella che sono. Ringrazio chi ho scelto e che mi sta accanto in ogni modo, e lo fa con pazienza e comprensione, quasi che il reciproco adattamento non sia compromesso ma immenso piacere. Ringrazio che tutto questo non mi sia fatto vivere come un peso ma come un'immensa fortuna.

Sono felice. Sorrido.
L'estate, per la prima volta, non è gabbia ma opportunità. Voglio coglierla a palmi aperti, godendone ogni secondo.
Un anno fa stava per cambiare il mio mondo, e io ancora non lo sapevo.
Non è tutto facile, non è tutto chiaro, ma io so che sarebbe bastato un nulla e tutto quello che sto vivendo sarebbe potuto non accadere.

Sono pronta a bruciarmi il naso prendendo il sole.
Ad innamorarmi di nuovi posti, nuove città, nuove facce.
A mettermi in gioco ancora e ancora e ancora.
A ricaricarmi, a rilassarmi, a ricominciare.
A fare discorsi seri e idioti, a viaggiare, a non guardare l'orologio.
Con te, sono pronta a tutto.



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